Articoli > Tecnica difensiva

Identificazione resti umani a fini processuali. Un importante workshop di antropologia forense.

Identificazione resti umani a fini processuali. Un importante workshop di antropologia forense.

IL CONGRESSO di  ANTROPOLOGIA FORENSE: Ferrara 12 settembre 2013
Cosa è l’antropologia forense
Gli strumenti ed i metodi messi a disposizione degli investigatori dalle scienze forensi sono numerosi. Tra tali scienze, un ruolo di fondamentale importanza è rivestito dall’antropologia forense.
L’antropologia forense ha lo scopo di identificare resti umani e di fornire informazioni utili all'accertamento delle circostanze e delle cause della morte.
Il suo principale ambito di competenza è costituito dalle ossa, tuttavia comprende anche l'analisi dei resti di capelli, peli e di altri organismi presenti sul cadavere (come piante o insetti) e del luogo del ritrovamento. Una fondamentale sorgente di informazioni le raccoglie dallo studio del  volto, le cui immagini possono essere acquisite  utilizzando le telecamere dei sistemi di video sorveglianza.
Ma un articolo che parli di Antropologia, non  può prescindere da  Cesare Lombroso, fondatore della c.d. Antropologia Criminale. Lombroso elaborò la teoria del Criminale per Nascita, in base alla quale l'origine del comportamento criminale è insita nelle caratteristiche anatomiche del criminale, persona fisicamente differente dall'uomo normale in quanto dotata di anomalie che ne determinano il comportamento criminale. Nell'ultima parte della sua vita Lombroso prese in considerazione anche i fattori ambientali, educativi e sociali come concorrenti a quelli fisici nella determinazione del comportamento criminale.
Oggi è stato dimostrato che sia l'ambiente sia i geni influiscono sull'aspetto fisico, ma che quest'ultimo non influisce sul comportamento pertanto la dottrina Lombrosiana è attualmente considerata pseudoscientifica. Tuttavia a questa teoria ed al suo autore  va  comunque riconosciuto il merito di aver iniziato gli studi criminologici moderni.
                                  Il congresso di antropologia forense di Ferrara
L’università di Ferrara, con la collaborazione dell’Associazione Antropologica Italiana  e del Centro per lo sviluppo delle Scienze e delle Tecnologie Forensi, ha organizzato un interessante workshop sull’Antropologia Forense ed in particolare sull’identificazione di autori e vittime di reati attraverso le immagini digitali e la ricostruzione morfologica virtuale.
Questo workshop è aperto non solo ad antropologi ma anche a quanti operano nel campo giudiziario ed investigativo, perché in gradi di fornire al processo penale fondamentali impulsi.
E’ per questo che lo studio legale Castellaneta ha deciso di partecipare attivamente ai lavori del prossimo workshop.
Perché si tratta di una scienza complessa, che va maneggiata e valorizzata nel modo corretto e più opportuno, ed  un difensore “esperto e diligente” deve mantenere sempre “una porta aperta” su queste nuove scienze, che sicuramente costituiscono un valido strumento di sapere pronto ad essere utilizzato ( attraverso gli esperti del settore) a supporto delle proprie investigazioni difensive o per contrastare ( con dati scientifici e tecnici)  le tesi  avversarie.
Uno strumento, quindi l’antropologia forense, a disposizione del difensore che non voglia restare solo a  guardare quello che fanno gli organi preposti all’avvio dell’azione penale ma che voglia diventare parte attiva del procedimento penale.

                                              PROGRAMMA DEL WORKSHOP
- 9.00 Registrazione
- 9.30 Introduzione al tema del convegno
- Identificazione e ricognizione personale tra scienza e processo penale
(Moderatori: L. Sineo , Università Palermo; E. Marzaduri , Università di Pisa)
- 9.40 Identificazione e ricognizione personale nel processo penale di fronte all’evoluzione scientifica (D. Negri , Università di Ferrara)
- 10.00 Le nuove tecniche di identificazione personale nel quadro giuridico europeo
(S. Allegrezza, Università di Bologna)
- 10.20 Errori d’identificazione nel vivente
 (C. Cattaneo, D. Gaudio, D. De Angelis, P. Poppa, D. Gibelli, Università Milano)
- Identificazione personale attraverso il volto
 (Moderatori: M.G. Belcastro,Università di Bologna; D. Caramelli, Università di Firenze )
- 11.20 Identità personale attraverso la fisionomia facciale
( L. Capasso, Università di Chieti)
- 11 40 Applicazioni forensi dell’Antropologia virtuale
( E.Gualdi, Università di Ferrara)
- 14.00 Analisi forense della camminata: metodologie ed esperimenti
( N. Balossino, M.Grangetto, M.Lucenteforte, E. Gianaria, Università di Torino)
- 14.20 Comparazione antropometrica in 3D e modellazione virtuale del corpo umano (S. Bozzi, Funzionario di Polizia)
- 14.40 Un nuovo sensore per la stima di caratteri morfometrici da immagini di videosorveglianza
( P. Russo, A. Furini, J. Balboni, Università Ferrara; E. Graziano, Dirigente generale Polizia di Stato a r.)
- 15.00 Le problematiche connesse con la pedopornografia on line
- 15.20 Sistemi automatizzati di analisi delle impronte digitali
(G.De Fulvio, RACIS, Roma)
- 15.40 Intervento del RIS di Parma
(F. Cervelli, RIS, Parma; con introduzione del Col.Antonio Labianco)
- 16.00 DISCUSSIONE
A cura della dott.ssa Anita Digirolamo

Articolo scritto da: Dott.ssa Anita Digirrolamo il 01/09/2013
© 2024 - Studio Legale Avv. Filippo Castellaneta - Mob. 340 2317723 - P. Iva 06685290725 -